Su “Pharmaceuticals” è stato da poco pubblicato il paper “Antiseizure Effects of Fully Characterized Non-Psychoactive Cannabis sativa L. Extracts in the Repeated 6-Hz Corneal Stimulation Test”. Lo studio è a cura del team coordinato dal prof. Giuseppe Biagini (Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze), tra i vincitori del Bando Ricerca FM. Presentiamo qui la traduzione dell’abstract, per la quale ringraziamo il professore e la d.ssa Anna Maria Costa, assegnista di ricerca sostenuta dalla Fondazione.
Recentemente, i composti presenti nelle preparazioni di Cannabis sativa L. hanno attratto molta attenzione per il loro potenziale uso nel trattamento dell’epilessia farmacoresistente. Nel nostro lavoro di ricerca, abbiamo selezionato due estratti di C. sativa non psicoattiva, che sono stati completamente caratterizzati tramite cromatografia liquida ad alta prestazione e gascromatografia.
In particolare, abbiamo studiato due estratti in olio con una diversa concentrazione di terpeni, composti di cui ipotizzavamo un effetto antiepilettico, confrontandoli con il cannabidiolo purificato ed utilizzato alla stessa dose presente nei due estratti di olio di canapa (ossia, 25 mg/kg/die per via orale). TYali preparati sono stati somministrati un’ora prima di un test di stimolazione corneale alla frequenza di 6 Hz (44 mA), utilizzato per causare le crisi epilettiche. I topi sono stati stimolati una volta al giorno per cinque giorni e analizzati mediante registrazioni video-elettrocorticografiche e analisi della gravità delle crisi sviluppate. L’attivazione neuronale è stata valutata tramite l’analisi dei livelli di immunoreattività di FosB/∆FosB, una proteina che viene prodotta nei neuroni che più partecipano a determinare le crisi epilettiche.
Se confrontati con il gruppo di animali trattati con olio di oliva (gruppo di controllo), entrambi gli oli di canapa sono stati in grado di ridurre significativamente la percentuale di topi che hanno sviluppato crisi epilettiche (p < 0,050; test esatto di Fisher). Al contrario, solo l’olio arricchito con i terpeni (K2) è stato in grado di accelerare significativamente il pieno recupero dalla crisi indotta dal test di stimolazione.
Questi effetti si sono verificati in presenza di una riduzione delle onde cerebrali di tipo delta, ed un aumento di quelle di tipo teta, insieme a un’espressione di FosB/∆FosB limitata nel subiculum (p < 0,050; test di Duncan).
In conclusione, questi risultati suggeriscono che sia i cannabinoidi che i terpeni presenti negli estratti di C. sativa dovrebbero essere considerati come potenziali agenti terapeutici contro le crisi epilettiche e l’epilessia.