Comprendere il ruolo delle diverse aree cerebrali nell’atassia cerebellare pediatrica (PCA) è di notevole importanza per migliorare la conoscenza e la cura di tali patologie. Al LAMB – Laboratorio per l’Analisi del Movimento Pierfranco e Luisa Mariani è attivo, in collaborazione con l’Università di Pavia e la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Besta di Milano, il progetto “The Virtual Brain” che si propone di ricostruire le dinamiche cerebrali che definiscono il funzionamento di differenti aree del Sistema Nervoso Centrale nei bambini affetti da PCA. Il progetto prosegue la ricerca sulla PCA intrapresa al LAMB negli anni scorsi, e si avvale di tecniche di neuroimaging, quali risonanza magnetica funzionale, trattografia e magnetoencefalografia.
Spiega il prof. Paolo Cavallari (Dip. di Fisiopatologia e dei Trapianti, Università degli Studi di Milano) che coordina lo studio: «All’interno del gruppo PCA sono stati considerati separatamente i bambini atassici con ipoplasia vermiana non progressiva (NonP) e i bambini atassici con atrofia cerebellare generalizzata a lenta progressione (SlowP). L’identificazione di specifici pattern fisiopatologici in bambini/adolescenti affetti da atassia cerebellare, combinata con i risultati delle valutazioni clinico-funzionali permetterà di esplorare la possibilità di una correlazione con l’eziologia dell’atassia di cui ciascun paziente è affetto e di impostare in modo corretto e personalizzato una terapia riabilitativa. L’individuazione del differente comportamento motorio tra NonP e SlowP, non riscontrabile mediante scala clinica, ha consentito di formulare l’ipotesi del diverso compenso funzionale di ciascun gruppo. Un’approfondita analisi mediante neuroimaging sul possibile substrato neurale coinvolto in tale attività potrà sperabilmente aiutare i clinici nella definizione di un trattamento riabilitativo mirato a esaltare le capacità di compenso del Sistema Nervoso Centrale».
La tecnologia in dotazione al LAMB per lo studio della gait analisys, considerata il gold standard per l’analisi del cammino, è stata ulteriormente migliorata grazie all’introduzione del nuovo sistema SMART-DX dotato di 8 telecamere digitali, grazie a un co-finanziamento Fondazione Mariani – UNIMI. L’upgrade di tale strumentazione ha permesso di potenziare sensibilmente il tracciamento dei marcatori di movimento, specie nei bambini piccoli, e di ridurre significativamente il tempo-uomo necessario al post-processing dei dati.